Grafologia teorica e pratica

Emozioni e Sentimenti

Sapete? Non molto spesso mi ritrovo a capire certi concetti, specialmente perché può succedere che non ho le parole esatte per spiegare il modo teorico o quanto meno accademico, così mi farebbe piacere parlare della mia esperienza personale.
 
A circa 20 anni ho iniziato la mia prima relazione di coppia seria. Quella relazione è durata quasi 5 anni e la cosa che trovo importante è specificare come questa esperienza mi abbia insegnato tantissimo, specialmente su come sono fatta.
 
Sentivo sensazioni che non sapevo incasellare come sentimenti o emozioni. Capiamoci: quando senti delle cose, ma non sai definirle, per certo non riuscirai a farne buon uso. È come mettersi a guidare senza conoscere il codice della strada… sbagli tutte le precedenze e poi ti stupisci pure se fai un incidente dietro l’altro.
 
Purtroppo però non è uguale per tutti il codice del cuore di cui vi sto parlando. Vi parlerò del mio che per certo può essere spunto di riflessione e spero vi sia utile per riconoscere il vostro codice :)
 
Quel ragazzo era davvero una pasta d’uomo e ha cercato in tutti i modi di mettermi a mio agio… ma fra noi (almeno per me) qualcosa non andava. Potevamo parlare, scherzare, litigare, viaggiare,…  insomma di tutto, ma c’era un peso dentro al mio cuore che mi portavo dentro fin dalle prime settimane di relazione.
 
Alla mia domanda interiore: lo ami? Io rispondevo sempre… beh sempre quel dannato: “non lo so”…
in verità c’era qualcosa di ancora più profondo: era un no più che un non lo so, ma mi ripetevo sempre la seconda opzione proprio per nascondere ai miei occhi la possibilità di perdere quella relazione per me così consolidata e importante.
 
Capiamoci: la mente umana è fatta di tante cose, fra cui il cosiddetto attaccamento. Si tratta di un meccanismo di conservazione delle relazioni che serve per superare i momenti di crisi della coppia e che ci spinge a guardare i lati positivi del partner per fare in modo da tenere salda la coppia nel lungo termine.
 
Dopo l’ennesimo litigio, il mio partner ha preso la decisione di troncare con me (a ragion veduta) e mi ha aiutato (diciamo con molto dolore) a stargli lontano in quanto ignorava completamente ogni mio tentativo di riaprire il dialogo. Di questo posso solo che ringraziarlo, ma una simile consapevolezza è arrivata dopo anni alla mia neocorteccia. 
 
Sono stati necessari diversi mesi perché riuscissi a razionalizzare il tutto; una volta capito cosa non funzionasse in tutto quel casino, mi ero resa conto di quanto stessi meglio senza quel ragazzo come partner. Io non lo amavo. Non lo avevo mai amato fin dall’inizio, ma le mie emozioni e i miei desideri di attaccamento mi avevano condotta a legarmi sempre più profondamente a lui, al punto da preferire una dolce bugia alla crudele verità.
 
A quel punto la domanda cruciale fu: ma le mie emozioni...non sanno amare? E se non sanno amare...quale parte di me ama un uomo? ( o una donna? )
 
Mi resi conto che le emozioni sono un andirivieni di sensazioni che nascono e muoiono come il giorno si succede alla notte, mentre l’amare, è qualcosa di perenne e costante che sostiene le emozioni come la gravità mantiene uniti i corpi celesti del sistema solare, a prescindere dalla loro rotazione.
Certo: il sentimento non può essere scelto. Esattamente come una emozione: entrambe vengono scatenate da eventi esterni, ma il sentimento, a differenza dell’emozione, è dormiente fino al momento in cui un particolare incontro non ne innesca la sua azione.
 
Con la seconda relazione non avevo alcun dubbio riguardo il mio sentimento: peccago che erano le emozioni a dare contro ad ogni singolo evento di quella relazione.
 
Alla terza: in due settimane ho avuto modo di innescare in perfetta sincronia emozioni ma soprattutto il sentimento. Mi sono innamorata lentamente, e guardavo ai suoi gesti che erano coerenti con le sue parole e viceversa. Potevo sfogarmi con lui, parlare confidarmi, divertirmi e scherzare. Non c’era giudizio e non c’erano compromessi. Solo noi due.
 
Tutti questi eventi mi hanno insegnato che i sentimenti sono qualcosa di costante e che a prescindere dalle emozioni in corso, rimangono nella persona in modo sicuro e stabile. Le emozioni  vanno e vengono i sentimenti rimangono.
 
Per concludere: i sentimenti dentro di noi sono dormienti e vengono inconsapevolmente innescati da eventi fuori del nostro controllo. Infatti nessuno di noi può scegliere di amare: o si ama o non si ama. Le emozioni invece sono sensazioni passeggere che possiamo provocarci ( esempio le scariche di adrenalina andando in un parco divertimenti ) ma che nascono e muoiono ad una velocità completamente diversa rispetto ai sentimenti.
Imparare a distinguere una emozione da un sentimento è importante nella nostra vita. Fare introspezione e chiedetevi qualche volta se ne conoscete davvero la reale differenza presente dentro di voi.
 
Conoscetevi, imparate, evolvete e sarete felici :)
 
A sweet summary for you:
 
    1. La mia prima relazione;
    2. Lo amavo? Non lo sapevo;
    3. L’attaccamento;
    4. La fine della relazione;
    5. Le emozioni e i sentimenti;
    6. La seconda relazione;
    7. La terza relazione;
    8. Conclusione.
 
Ringrazio per la vostra attenzione :) attendo i commenti ma soprattutto le vostre esperienze in merito ad amore e sentimenti. Un caro saluto e buon venerdì :)

Iro Järvinen
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