Grafologia teorica e pratica

I segni divini - il cervello trova quello che cerca

Pennine e Pennini... nella mia vita sono sempre stata colpita dal concetto di " segnali divini ", e ( lo ammetto pubblicamente ) c'erano sicuramente delle volte in cui speravo che mi sopraggiungesse qualcosa di magico come una statua che si muove, un angelo in forma di luce che ti guida oppure una voce interiore che ti parla salvandoti da qualche fatto grave.
Purtroppo nulla di tutto questo mi ha mai raggiunta, mai.
 
A mio avviso era un desiderio infantile quanto importante in quanto: chi non vorrebbe avere accanto a sé una saggezza superiore che ti avvisa in modo mistico per regalarti un po' della sua conoscenza e ti impedisce di sbagliare con conseguenze clamorose?
 
Il fatto è che per quanto ci siano migliaia di testimonianze al mondo di miracoli e visioni, io non credo di far parte di quella fetta di popolazione ( purtroppo o per fortuna? ).
Eppure ogni tanto succedevano delle cose un po' borderline nella mia vita... mi spiego peggio.
Avevo una relazione con un ragazzo una volta e mi ricordo questo fatto. Era una di quella sere dove lui era a casa a lavorare al suo progetto ed io ero rimasta a casa mia a guardarmi un reality sulle coppie che scoppiano in una isola sperduta.
 
Mi ricordo che più guardavo quella puntata e più mi veniva da stare male emotivamente: vedere tutte quelle coppie litigare per tradimenti o affini, continuava a smuovermi delle corde dentro e mi immedesimavo così tanto in quella situazione che lo raccontai al ragazzo.
Lui mi disse semplicemente: " se ti fa stare male, cambia canale... ".
Risposta semplice a cui diedi ragione, ma quel malessere mi rimaneva dentro.
Morale della favola? Ci saremmo lasciati di lì a poche settimane.
 
Segnali divini? Una premonizione?
 
All'inizio lo pensai per diverso tempo, ma poi misi insieme i pezzi con pazienza e mi resi conto che: io non volevo quella relazione, stare con quel ragazzo non mi rendeva felice, e quindi vedere coppie che si lasciavano per qualunque motivo, mi portava a pensare costantemente al mio profondo desiderio di cambiare status per tornare di nuovo single. Il fatto è che razionalmente io volevo a tutti i costi quella relazione, perciò il mio desiderio profondo, rimaneva là e non emergeva chiaramente, e così mi si rivoltava lo stomaco dall'angoscia nel guardare quello che poi sarebbe stato un inevitabile destino.
Questo lo si può chiamare segno divino?
Io credo di sì.
 
Vedete quando certe immagini, suoni, e qualunque altro segnale ci raggiunga che abbia il potere di toccare in qualche modo le corde del nostro io profondo, ecco che ci riverbera dentro e non abbiamo idea di come fare per interpretare quella cosa.
Poi se non " le diamo ascolto " facendoci delle domande, ecco che si ripresenta in altre forme... un nuovo banner pubblicitario particolare che notiamo nel tragitto fra casa e lavoro, oppure una
situazione fra due sconosciuti ( che ne so... litigano in mezzo al parco ), e potrei davvero elencare qualunque cosa.
Quei segnali non sono azioni di una divinità che governa l'universo materiale fuori di noi, ma sono parole codificate di un io profondo che ci parla nella lingua che conosce: 
 
I simboli - https://www.lagrafologia.eu/site/dettaglio.php?id_noticia=180 ( per chi volesse approfondire consiglio di leggere o rileggere l'articolo già pubblicato in precedenza al riguardo ).
 
Le profondità della nostra mente sono vaste e oscure e se dovessimo articolare coscientemente ogni concetto che lo riguarda, una intera vita non basterebbe per un solo contenuto... e avviso che di contenuti nel nostro io ce ne sono tanti!
La mente ha il suo linguaggio, che è uguale e allo stesso tempo completamente diverso per ognuno di noi!
Diciamo che è tipo i dialetti: la lingua di base è la stessa, e poi ognuno ha i propri accenti più o meno particolareggiati.
 
Cosa voglio dirvi oggi con tutto questo Pennini e Pennine?
Che i " segnali divini " sono riflessi di qualcosa che viene da dentro di voi.

La vostra mente ve li mette in mostra attirando la vostra attenzione perché è qualcosa che cerca.
È come quando state cercando le chiavi di casa: avete idea della forma che hanno e tutto ciò che si avvicina a quella struttura attira la vostra attenzione nella speranza di aver individuato le chiavi.

Voi sapete già dentro di voi di cosa avete bisogno, ma se consapevolmente non accettate di averne bisogno, ecco che il vostro io profondo vi farà rizzare le antenne per le cose più strane.

Questo ovviamente funziona anche per le persone: venite attirate da persone che riverberano in voi cose che vi appartengono.
 
Non c'è nulla di esterno, e il consiglio è di dare ascolto alle vostre sensazioni e di capire che cosa vi riportano quelle " indicazioni misteriose ".
 
Confusi? Colpiti?
Fatemelo sapere nei commenti.
Grazie a Monstera per l'immagine.
 
Sempre vostra, la Wicca Iro Järvinen.
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