Grafologia teorica e pratica

Normalità e Problemi - #Problemi #SoluzioneaiProblemi #Sostegno #Psicologia

Un Pennino con un problema è un Pennino normale.
Un Pennino con tanti problemi è un Pennino altrettanto normale.
Un Pennino senza problemi, non è meno normale di un Pennino con tanti problemi.
 
Ma allora qualìè il pennino Normale?
 
Magari facciamo un passo indietro, qui sento puzza di bruciato.
 
Normale. Cosa vuol dire Normale?
Se cercate nel vocabolario troverete definizioni più o meno varigate, ma io ho un'idea in merito a cosa sia normale, e ve lo spiegherò a modo mio: questa spiegazione non la troverete in giro, poiché è solo mia.
 
A me piace scomporre questa parola in due parti e giocarci come mi viene meglio.
Ribadisco che questa è una mia maniera di leggere la parola normale, e mi serve solo ed esclusivamente per far passare il mio concetto.
 
Nor - Male
 
Nor: ( mi ricorda tanto il Nor gate, ma ho chiesto a chi ne sa di più di me e non mi serve per proseguire come voglio ) io lo trasformerei da Nor a Non
Male: semplice si tratta di un sinonimo di dolore e sofferenza.
 
Quindi diventa: Non - Male, non produce dolore.
una situazione normale secondo me è in una condizione tale per cui non si prova dolore ma nemmeno si eccelle nel benessere.
 
Infatti la parola normale porta con sé un'idea di stabilità dove è possibile sperimentare cose senza sofferenza, o particolari euforie, insomma una condizoione non estrema.
Quando un problema insorge? Quando, a mio avviso, si supera quella soglia di tolleranza che fa da limite alla situazione di normalità.
Ma allora?? Significa che forse la normalità non è uguale per tutti? esatto: dipende da moltissimi fattori, specialmente dalla condizioni culturali, abitudinarie, sociali e soiprattutto personali.
La normalità è dettata dalle condizioni limite soggettive e oggettive che riteniamo o sentiamo corrispondenti alla nostra zona di confort.
 
Questo significa che ogni problema è del tutto relativo a chi stiamo considerando e alla sua soglia di dolore fisico o sofferenza psichica.
Ci sono diverse tipologie di sofferenze ( emotiva, psichica, fisica, economica, ... ) e ognuno di noi ha diverse tipologie di tolleranza.
consideriamo il conto bancario:
Con 100 000 euro in conto una persona non avrà problemi a spenderne 50 al giorno in ristoranti o qualsivoglia altra spesa superflua.
Con 1 000 euro in conto, una persona se ne guarderà bene anche solo a comprarsi una pizza per asporto al mese.
nel primo caso 50 euro in ristorante sono una normalità, nel secondo un problema.
 
Un problema non necessariamente si riconosce subito, anzi molte volte viene considerarto tale in base a quanti più danni crea nel lungo termine, questo perchè alle volte certe situazioni sono temporanee: ad esempio il dolore di un braccio rotto è un problema nell'arco di un mese o due di gesso...ma poi verrà a dissolversi. il gioco d'azzardo, se non gestito emotivamente in modo ottimale, più lo si lascia correre a briglia sciolta e più diverrà una dipendenza grave e deleteria per chi ne sarà coinvolto.
ma allora?
Più la soglia di tolleranza è alta, meno un problema verrà riconosciuto come tale.
Ovviamente è fondamentale considerare molti fattori prima di considerare o non considerare una situazione come problematica, ma in genere i problemi nascono e si sviluppano molto nel tempo prima di accorgerci che sono gravissimi. 
Un problema lo vediamo quando esce dal nosrto concetto di normale.
 
Se pensate di non avere un problema: il primo passo per chiedersi dove possa essere è valutare le nostre certezze. 
Certo non dobbiamo scardinare la nostra natura, ma ci sono piccole o medie certezze che alle volte " giocano sporco " nel nostro quotidiano.
Un passo allo stesso livello del precedente, è senza dubbio ascoltare cosa ci dice il mondo esterno riguardo quella particolare situazione che bene o male molti dei nostri conoscenti ci riportano ( possibilmente conoscenti che non si conoscano fra loro ).
Un'altro passo è: quando state per raccontare una cosa ad un amoca \ o...ci pensate mai al perchè scegliete lui e non ( per esempio ) la sorella?
L'argomento è lo stesso ma i due daranno due risposte opposte: una di sostegno l'altro di critica.
 
Magari non vi piace la critica perchè non vi da ragione, oppure la dialettica di fondo è molto giudicante...ma non sempre avere ragione è qualcosa che fa il nostro bene.
Se avete veramente ragione, perchè non volete ascoltare quell'opinione? Magari sarà anche insozzata da giudizi pesanti...ma forse in fondo al vaso di Pandora contiene una critica costruttiva di cui avete disperatamente bisogno.
Perciò un altro passo importante è: chiedervi se avete paura di prendervi una determinata responsabilità che non volete vedere perchè vi fa troppo male.
 
Ora: nessuno vuole che voi rimaniate oberati di problemi ogni giorno più grossi.
Se pensate di avere un problema, non andate da cartomanti, omeopati o stregoni. se pensate di avere un problema: rivolgetevi a specialisti qualificati.
Ricordate: un terapista esperto in psicologia, è un terapista che ha le qualità per sostenervi senza giudizio.
Lo psicoterapeuta è una profesisone che per natura NON GIUDICA.
Non abbiate paura. se avete bisogno di aiuto non vergognatevi e andate a chiedere aiuto.
 
Meritate di essere felici in una vita Nor-male.

Sempre vostra, Iro Järvinen
 
Grazie a lil artsy per l'immagine
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