Grafologia teorica e pratica

Scrittura 3.0

Oggi abbiamo ospite il nostro fisico e sistemisa Luca, che ho deciso di invitare ( e lo farò ancora ) per adattarci alla realtà dei fatti, e cioè che non si scrive più solo con la penna, ma anche con mezzi più elettronici. ma lasciamogli la parola e vediamo che cosa ha sul piatto per noi.
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Grazie, Grazie Iro.
Dato che la mia ragazza è una grafologa, sarebbe una cosa orribile non parlare di qualcosa a lei intimamente legato, le tavolette grafiche, ossia la carta del futuro.
 
Partiamo col dire che di tavolette grafiche ne esistono di vari tipi, ma tutti accomunati da uno scopo ben preciso, sostituire la carta e la penna analogici in favore di un sistema digitale, il che ha il vantaggio di poter essere uno strumento particolarmente utile per avere dei disegni o dei documenti già digitalizzati, ma andiamo con ordine.
 
Una tavoletta grafica può essere strutturata come un trackpad oppure come uno schermo touch che supportano una penna fatta appositamente per interagire con quelle superfici.
Nel caso la tavoletta sia stile trackpad non si potrà osservare cosa si sta facendo direttamente sulla tavoletta, ma sarà necessario usare un monitor, mentre con una stile touch si potrà vedere sulla tavoletta stessa cosa si sta realizzando.
 
Sulle tavolette possono essere utilizzate due tipologie diverse di penne: tipo passivo e tipo attivo.
 
Le penne di tipo passivo hanno un funzionamento simile a quello del dito sullo schermo touch, ossia creano una resistenza localizzata che viene tradotta come un tratto.
 
Le penne attive hanno un induttore ed un chip di controllo al loro interno (quindi richiedono una batteria) che, in base al tipo di punta, all’impostazione di funzionamento ed alla pressione segnano tratti diversi sulla tavoletta (le più avanzate possono rilevare anche l’inclinazione). Fondamentalmente l’intensità dell’induzione elettromagnetica fornisce lo spessore del tratto.
Tali caratteristiche sono estremamente utili se la si sta usando per scrivere dato che viene registrata la pressione esercitata dalla penna stessa consentendo ad un grafologo di fare tranquillamente il suo lavoro anche se non è della carta (per chi non lo sapesse si sta studiando questa tecnica in ambito peritale per determinare l’autenticità di una firma).
 
Il vantaggio della tavoletta grafica su altre forme di disegno\scrittura è che via software possono essere simulate varie superfici e strumenti di disegno quali matite, penne a sfera, penne stilografiche, aerografi, pennelli, ecc.
 
La duttilità delle tavolette grafiche ha anche fatto la fortuna di tutti quegli studi di disegno che si occupano della produzione dei film di animazione, ma anche per l’industria videoludica dato che è possibile creare animazioni a partire dai disegni oltre a fare proprio modelli 3D; ma non vi fate ingannare, a livello industriale queste tavole possono essere dei veri e propri PC dal costo spropositato, si parla di decine di migliaia di euro.
 
Voi cosa mi dite? Ne fate uso? Lo sapevate che potevano essere così versatili? Io personalmente no e mi fa sempre piacere scoprire qualcosa di nuovo.

In collaborazione con Divinazione Elettronica

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Grazie a Mizuno K per l'immagine.

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