Grafologia teorica e pratica

Il cambiamento

Quando cambiate rotta, è impossibile pensare che ritroveremo ciò che abbiamo sempre sentito dentro di noi.
Se state pensando che siete sempre voi a cambiare per gli altri: avete notato che forse ottenere sempre le stesse sensazioni?
È un po’ come quando si cambia per l’ennesima volta relazione, ma i problemi che riscontrate nello storico dei partner sono sempre gli stessi: o troppo protettivi, o troppo sciatti, o troppo traditori ( ok, questo non è mai troppo o troppo poco, questo è sempre troppo ) o troppo … ( e ci mettete tutto quello che volete ).
 
Ma allora perché continuate a riscontrare sempre gli stessi problemi? Perché la realtà è che compite sempre le stesse azioni nella speranza che il risultato cambi. Magari ingenuamente pensate di stare cambiando le cose solo perché avete cambiato fisicamente le persone di cui vi contornate, ma se poi i comportamenti che vi dimostrano sono sempre uguali e la realtà intorno a voi continua a rimandarvi sempre lo stesso messaggio: dovrete purtroppo rendervi conto che non avete cambiato nulla.
È come cambiare nutrizionista perché non riuscite a dimagrire, e comunque continuando a rifiutarvi di seguire le indicazioni alimentari fornite.
Il processo di cambiamento non di rado viene scelto a causa di una condizione di sofferenza cronica che ha originato la presa di coscienza: si tratta di una fra le peggiori motivazione quella del non voler stare più male… ma ahimè credo ( non ho visto la statistica, ma lo immagino per esperienza ) che sia la principale leva per tutti.
Quando ad un certo punto della vostra vita trovate una motivazione abbastanza salda che vi dia la spinta costante a migliorare, ecco che innescate prima la ricerca autonoma di atteggiamenti da cambiare, oppure ( la scelta più ottimizzata a mio avviso ) cercare un “ maestro ” ( il terapista, il nutrizionista, il mentore,… ) in base a che cosa volete cambiare della vostra vita.
 
Ovviamente quando si parla di emozioni, sfera psichica, relazionale, comportamentale, ecc… è sempre consigliato un terapista qualificato: mi raccomando.
 
Innescare il cambiamento è faticosissimo! Ci si deve impegnare prima ad individuare i gesti e i pensieri improduttivi per poi sostituirli con quelli sani.
Ci vorrà un po’ all’inizio, ma una volta attivato il faticoso quanto reale cambiamento, si noterà come a partire da gesti e pensieri piccoli si potrà arrivare a risultati tangibili già dopo qualche paio di mesi.
Ovviamente si tratta sempre di cose piccole, ma nel corso del processo sono fondamentali! Vanno sempre notate e riconosciute in quanto indicatori di un sano nuovo stile di vita.
Ci sono cambiamenti e cambiamenti.
È normale che ci capiti di fare delle svolte non radicali, alle volte sono solo leggere variazioni di abitudini ( come ad esempio traslare di un ora l'orario lavorativo in anticipo per poter seguire quel corso di yoga che volevamo da tempo seguire ) per accomodare delle novità.
Ma quando allora si decide di migliorare la proprie vita?
A me è successo di dover invertire la rotta integralmente: troppe cose nella mai vita non andavano nel verso giusto, ma non è sempre questa la motivazione di fondo. Alle volte ci rendiamo conto che abbiamo soddisfatto tutti i nostri piaceri e che lo scopo ormai è stato raggiunto, a quel punto ne vogliamo di nuovi.
Ci sono tanti motivazioni che ci portano a modificarci in modo più o meno profondo, l’importante è  farlo. Avrete paura. Starete male. Sentirete cose nuove e non saprete come affrontarle al momento: state tranquilli, è normalissimo.
Non siete gli unici. Tante persone prima di voi lo hanno fatto ( anche senza una guida! ), e altrettante lo faranno dopo di voi.
Io vi dicono solo una delle mie strategie vincenti: fate quel nuovo gesto \ pensiero anche solo una volta, a quel punto quando arriverete al momento in cui dovrete rifarlo, se vi sentite scoraggiati potrete pensare una cosa molto importante, e cioè che se siete stati in grado di fare quella cosa una volta, considerato che prima di quel momento non lo avevate mai fatto, allora senza dubbi potete compiere quel passo una seconda volta. 
Considerate quindi quanto possono essere importanti i precedenti.
Lo so che è difficile. Lo so che avreste preferito rimanere nella vostra cuccetta al caldo, ma purtroppo il cambiamento fa parte della vita, e non importa quanto vi piaccia o meno: o cambiate voi spontaneamente o vi costringerà la vita stessa a farlo, e non sarà una bella cosa.
 
Cambiate, cambiate e cambiate.
Fare nuovi tragitti per andare al lavoro. Parlate con persone completamente sconosciute. Assaggiate quel piatto giapponese. Accarezzate il cane che vi fa tanto paura.
Non importa quale sia lo stigma: andategli incontro. Il benessere è proprio dove meno potreste aspettarvi.

Grazie a Karolina GrabowskaPer l'immagine

Sempre vostra, l’immortale Iro Järvinen.
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