Grafologia teorica e pratica

Il mio tempo non è il tuo

Oggi Pennini mi sento di rivangare il mio passato cristiano cattolico e farci un bel ragionamento completamente fuori luogo e incasinato come piace a noi :P
 
Per parlare dell’argomento del giorno mi viene in mente un passo della bibbia, localizzato nel nuovo testamento. Chiariamo non sono una religiosa tanto meno credente, però lo sono stata ( purtroppo -.-’ ) e certe volte una frase o due ( decontestualizzata completamente dall’ambito di fede ) mi piace usarle per i miei maligni scopi. Venite a me giovani allievi!
 
La frase in questione, Pennini miei, proviene dalla seconda lettera di Pietro, capitolo 3 versetto 8:
“Una cosa però non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno solo.”
 
Questo passaggio mi ha sempre colpito... perché mi fa riflettere per quanto riguarda le relazioni umane. Adesso lasciamo da parte il Signore, non è a Lui che mi appoggio.
 
Ogni persona ha pensieri e ragionamenti le cui elaborazioni risultano di tempistiche diverse per ognuno e in base all’argomento trattato.
Mi spiego peggio :P
 
Per il mio modo di pensare, la comunità LGBTQ è qualcosa di assolutamente normale e non mi tocca se una persona ha un orientamento sessuale o un altro o qualsivoglia caratteristica personale diversa dalla mia, sono persone come me… non mi pare che qualcuno si scandalizzi se piuttosto delle mele piacciono i kiwi; mentre per il modo di pensare di persone più vecchie di me o comunque appartenenti a quella società bigotta e chiusa che li fa sentire in dovere di giudicare, chi è omosessuale risulta la personificazione di qualcosa di malato e \ o contro natura. Chi ha ragione? Chi ha torto? A livello soggettivo tutte e due le fazioni si sentono in ragione e danno torto all’altra, ma se dobbiamo guardare la realtà oggettiva, dati di fatto dimostra che queste persone esistono e se ci sono significa che fanno parte della naturalità della specie umana. Meritano di essere sé stesse per ciò che sono, inoltre non generano danni di nessuna natura nella società, ma anzi la arricchiscono. Esistono persone ben più deplorevoli di un semplice gusto in fatto di scelta del partner.
Purtroppo io posso pensare questo perché le persone coinvolte in questo contesto hanno dovuto lottare profondamente con la società da decenni. Loro hanno combattuto con la divulgazione di fatti e mettendosi in mostra dichiarando con coraggio la loro posizione, come conseguenza io ho potuto nascere in un contesto civile più informato e aperto.
Da veramente tanti anni loro lottano grazie all’informazione per far sentire la loro voce.
 
Ma perché io posso pensarla così in modo “facile” mentre per chi è più vecchio la questione è diversa e anzi molto più difficile?
Loro ormai sono strutturati in modo più che consolidato e non gli sarà possibile aprire la mente sull’argomento, nemmeno se venisse catapultato in una realtà che dimostra quanto queste persone siano normali, in quanto non ne hanno alcun interesse.
La censura fa questo ed altro, chiude le porte dell’informazione e impedisce alle persone di conoscere ed essere consapevoli dell’esistenza di moltissime cose, eventi o realtà: ciò che viene nascosto diventa un tabù.
L’omosessualità è sempre esistita, ma non sempre è stata un problema.
Ma allora: perché c’è chi lo accetta e chi no?
Ci sono persone convinte delle loro idee e persone che sfumano fra le varie categorie di pensiero intrecciando un mondo variegato dove l’informazione fa la differenza per miliardi di persone.
Come riportavo nel mio articolo riguardo il paragone delle persone a dei piccoli pixel ( https://www.lagrafologia.eu/site/dettaglio.php?id_noticia=9 ) che nel mondo creano una moltitudine di colori e sfumature, anche i modi di pensare attivano e disattivano relazioni spostandosi da perone più estreme a persone più neutre, ma con una quantità enorme di sfumature diverse.
Le informazioni si muovono a macchia d’olio fra le menti delle persone e in base all’interesse sull’argomento, saranno più o meno pervasive.
 
Ogni persona, in base al tipo di modo di pensare che presenta, può essere più o meno influenzato dalle informazioni. Non importa quale sia l’informazione che si prende in considerazione, importa solo quanto una persona è predisposta ad essere di mente aperta o meno ( https://www.lagrafologia.eu/site/dettaglio.php?id_noticia=17 ), a quanto è interessata all’argomento e a quanto ha accesso alle informazioni.
Quindi abbiamo persone che cambiano con facilità le proprie abitudini integrando ( relativamente )  velocemente le novità, e persone che sono molto lente ad accogliere i cambiamenti.
 
Nel ventaglio della realtà, possiamo avere persone di mente chiusa ( quindi molto lenta ai cambiamenti ), ma educate ad accettare gli omosessuali in quanto abituate da sempre ( che abbiano accesso o meno alle informazioni conterebbe poco vista la loro predisposizione a non cambiare ), poi persone di mente aperta che valutano relativamente in fretta le novità e che accedono facilmente alle informazioni, persone di mente aperta, ma che non sono informate e poi le persone di mente chiusa che rimangono della loro idea contraria alla comunità LGBTQ, e non importa il loro accesso all’informazione, sarà quasi impossibile far cambiare loro idea.
Come vedete abbiamo aperto una rosa di possibilità determinata dall’apertura mentale e dall’accesso delle informazioni, e questo significa che le più importanti di tutte sono le persone di mente aperta che non possono accedere alle informazioni, esse non possono influenzare più di tanto l’andamento della società in quanto non possono informarsi.
Per questo è fondamentale che venga reso disponibile più materiale possibile, in questo modo si può favorire l’evoluzione della società influenzando tutta quella grossa fetta di persone di mente aperta, ma che non hanno le informazioni a portata di mano.
 
Ovviamente alla valutazione precedente ci sono persone che sono di mente sia aperta che chiusa in base all’argomento di discussione. Ci sono persone che non si lasciano impressionare, altre invece molto sensibili che non sono in grado di trattare argomenti delicati come la vivisezione.
Come accennavo all’articolo sui pixel, le persone sono versatili e cambiano colore ( idee ) facilmente, influenzandosi o scontrandosi con le loro idee e modi di pensare.
 
Tornando alla frase biblica: il mio tempo non è il tuo. 1000 anni di lei valgono come un giorno di lui e viceversa. Cosa significa? Che le persone hanno punti di forza e punti di debolezza e in alcuni argomenti sono rapide ad accogliere e cambiare idea, mentre in altri sono così lente da risultare impossibile cambiare idea nel corso di una intera vita.
Gli interessi la fanno da padrone e ogni essere umano insegue i propri escludendo ciò che non è utile o non si considera tale.
 
Prendere consapevolezza è un processo che porta a risolvere i problemi in modo graduale e alle volte lentamente, troppo oserei dire; qualcuno però una volta ha scritto che più lentamente le radici si insinuano nel terreno e più salda sarà la pianta in futuro. Speriamo sia così.
 
Il mio tempo non è il tuo. So che non è bello e non è utile alle volte una società caratterizzata da persone con tremende chiusure mentali, ma anche loro hanno importanza e utilità se vengono canalizzate le loro abilità.
 
In generale vorrei specificare che il modo migliore per coinvolgere le persone alla riflessione è sempre e comunque mettere a loro disposizione costantemente la consapevolezza che c’è un mondo là fuori. Fate come le pubblicità: prendetevi uno spazio e mettetevi costantemente in mostra, prima o poi verrete notati da chi ha la mente curiosa e aperta. Ascoltate, condividete, raccontate coinvolgente, ma senza opprimere verso la via del cambiamento. Alle volte una persona ha bisogno di tempo per valutare lo stimolo che gli donate. Siate costanti nella stimolazione leggera, lentamente la persona si smuoverà. Magari non di tanto, ma farà quel passetto che da sola non sarebbe mai in grado di fare. Se volete cambiare il mondo, fatelo lentamente con piccoli gesti e costanza nell’informare.
Non è possibile però imporre una tempistica di comprensione. Mai. Se volete imporre il vostro volere, avrete solo l’effetto contrario. Se invece volete arricchire il mondo, apritevi e mettetevi in mostra. Un po’ alla volta il mondo non potrà fare a meno di voi una volta che vi avrà conosciuto.
 
In conclusione: c’è chi è lento e chi è veloce, ma va sempre valorizzato quello che la persona è in grado di fare, cercando di non giudicarla e basta.
Non è facile, e non lo sarà mai, ma il mondo ha già fatto miglioramenti in passato e può farne ancora. Io ci credo profondamente. Per questo lotto ogni giorno per l’informazione. Senza mai mollare la presa.
 
Do you wanna rewind the tape with me?
 
    1. “un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno solo”
    2. Ogni persona per lo stesso tipo di argomento ha tempistiche diverse;
    3. L’esempio sull’omosessualità;
    4. Accesso all’informazione, interesse per l’argomento, mente aperta o chiusa;
    5. Il ventaglio delle realtà;
    6. Fate come la pubblicità: prendetevi uno spazio e mettetevi costantemente in mostra;
    7. In conclusione.
 
Pennini Inchiostrati! Siamo giunti anche oggi alla fine di questo articolo. Spero di essere stata, come sempre, l’aghetto più spinoso sul vostro fianco e attendo la vostra impressione. 
 
Un caro saluto dalla vostra Iro Järvinen
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